Natale é sicuramente la mia festa preferita! Quella che aspetto con piú ansia.
E' sempre stato cosí anche da piccola, quando avrei voluto la mia famiglia riunita almeno per un giorno.
I miei genitori si separarono che avevo 3 anni o giú di lí e non ricordo una sola mattina di Natale passata tutti insieme a scartare regali; é sempre stata una festa doppia, come per tutte le feste della mia infanzia, festeggiate prima con mamma e poi con papá.
E adesso, che ho una mia famiglia per cui quei ricordi che non ho da bambina li sto creando in veste di genitore, lo é ancora di piú.
Per cui, quando si é trattato di dover scegliere l'opera letteraria per il mio secondo muffin, non ho avuto dubbi.
Immaginate una stanza, una camera da letto, di quelle antiche, dai soffitti altissimi.
E' mattina ma le tende sono ancora tirate dopo la nottata.
Di sottofondo si sente musica di zampognari.
Una donna entra nella stanza ed apre le tende facendo entrare una flebile luce, rimbocca le coperte a qualcuno e poi.......
- Lucarié, Lucarié scetate, songh 'e nnove!
E' l'inizio di una delle mie commedie preferite di Eduardo De Filippo, forse la piú famosa, Natale in casa Cupiello.
Il protagonista della commedia é Luca Cupiello, interpretato da Eduardo De Filippo, un uomo che vive di illusioni sulla famiglia perfetta e unita, metaforicamente rappresentato dal presepe da cui é ossessionato, e non si accorge dei piccoli drammi che lo circondano e che vivono i membri della sua famiglia.
La figlia Ninuccia, interpretata da una giovanissima Lina Sastri, stanca del proprio matrimonio infelice vive una relazione extra-coniugale con Vittorio, un amico del fratello Tommasino, detto Nennillo ed interpretato da Luca De Filippo, che per sbarcare il lunario compie piccoli furti.
E' la moglie Concetta, una stupenda Pupella Maggio, il vero capofamiglia, quella che cerca di sistemare le situazioni nella grande assenza del marito.
Ma presto Luca scoprirá la veritá e questa scoperta sará per lui fatale e fino alla sua morte sará ancora vittima di allucinazioni che continueranno a tenerlo lontano dalla realtá fino alla fine quando chiederá per l'ennesima volta al figlio Tommasino "te piace 'o presepio?" e lui gli risponderá di sí, mentendo.
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