Oggi pubblico la ricetta di Lorella, che partecipa al mio contest ma non ha un blog.
Sono molto felice che abbia deciso di partecipare perchè mi ha inviato una ricetta tipica umbra che non conoscevo e lo sapete quanto amo le ricette tradizionali, soprattutto quelle poco conosciute.
Lascio a lei la parola.
La ricetta che propongo in questo contest è una ricetta che non ho mai eseguito, in quanto (purtroppo) nelle occasioni nelle quali dovrebbe essere preparata è stata sostituita da dolci che nel tempo sono divenuti più diffusi e più commerciali. Approfitto di questo contest per provarla, per riutilizzarla un po’ rinnovata e soprattutto per non perdere la tradizione.
E’ un dolce tipico umbro, che si prepara in occasione della Vigilia dei “Santi” e di “Natale”, e che mia mamma, regolarmente, nel rispetto della tradizione tramandata dalla sua nonna, eseguiva in occasione di queste due festività. E’ un dolce di origine antica, alcuni esperti sostengono addirittura etrusca. Il dolce ha l’aspetto di una classica pastasciutta, abbastanza compatta, che si mangia con la forchetta, ma in buona sostanza è un dolce. Io, nel rispetto degli ingredienti di cui è costituita, ne propongo una variante, che ne cambia sostanzialmente l’aspetto, ovvero: la ricetta tradizionale prevedeva un impasto per la pasta solo a base di acqua e farina, io invece, vi ho aggiunto il cacao amaro in polvere sottraendolo alla “mollicata” con cui la pasta viene condita, ottenedo così una pasta con il colore intenso del cioccolato. Tra l’altro, e questa è solo una coincidenza, la città in cui vivo (Perugia) si sta preparando in questi giorni al festival del cioccolato, una vera e propria celebrazione dello stesso.
Ingredienti per 6 persone
Per la pasta
150 gr di farina tipo 0
50 gr di cacao amaro in polvere
100 ml di acqua
3 cucchiai di Vin santo o altro vino liquoroso
Per la “mollicata” (composto con cui condire la pasta)
100 gr di gherigli di noce tritati
20 gr di pane grattugiato
1 cucchiaio di limone grattugiato (non trattato)
3 cucchiaini di cannella in polvere
8 cucchiai di miele
3 cucchiai di alchermes (solo se piace)
Per guarnire
4 cucchiai di miele
qualche scorzetta di limone e gherigli di noce
Preparazione:
Lavorare la farina con il cioccolato, l’acqua ed il Vin santo e dopo averla ben lavorata (anche con l’impastatrice) lasciarla riposare coperta per almeno mezz’ora. Trascorso il tempo di riposo ricavarne una sfoglia abbastanza sottile (io ho utilizzato la macchina tirapasta), infarinarla e lasciarla asciugare un poco, poi ricavarne delle fettuccine.
Mentre la pasta riposa preparare la “mollicata” con il trito di noci, il pane grattugiato, la cannella ed il limone grattugiato.
Cuocere la pasta al dente in acqua lievemente salata, scolarla e condirla con la “mollicata”, l’alchermes ed il miele fuso. La pasta va condita come se fossero delle normali fettuccine al ragù.
Mia mamma lasciava i maccheroni dolci in una terrina, io invece, li ho distribuiti in sei piccoli stampi in silicone che ho guarnito, prima di portarli a tavola, con dell’altro miele fuso, le scorzette di limone e qualche gheriglio di noce. Il dolce va preparato almeno un giorno prima.
Oggi ho finito di sistemare tutte le ricette (35, non mi posso proprio lamentare ) e ora mi ritiro per deliberare, avvalendomi del parere di mio marito che è super partes.
Entro qualche giorno vi farò sapere quali sono le ricette finaliste, quelle che saranno giudicate da Giorgia che sceglierà la vincitrice.
Qui potete vedere tutte le ricette in gara.