La "maledizione" degli involtini alla Carlo Porta

15. November 2012 11:36 | Stampa

Carlo Porta è un importante poeta italiano, anzi milanese. Ha persino inziato la traduzione della Divina Commedia in milanese.

Ovviamente io non ci capisco nulla dei suoi versi e vi chiederete come mai ne parlo nel mio blog, che di milanese ha ben poco.

Il motivo è mia suocera!

O meglio, la ricetta è uno dei cavalli di battaglia di mia suocera, non sappiamo perchè si chiami così, lei non ricorda dove l'abbia trovata la prima volta, ma è una di quelle ricette di famiglia che ormai fa parte della nostra tradizione, insieme alla sua "maledizione".

Sì perchè questa ricetta si porta dietro una storia e chiunque l'assaggi, basta anche una volta sola, avrà il destino segnato.

Tutto iniziò poco meno di 30 anni fa, quando un ignaro ragazzo, allora fidanzato della sorella minore di mia suocera, fu invitato a pranzo a casa sua.

Portata principale, manco a dirlo, involtini alla Carlo Porta.

Si narra (o meglio il cognato di mia suocera narra) che chiunque assaggi gli involtini di mia suocera non uscirà da quella casa se non con un anello al dito, cioè sposando un membro della sua famiglia.

Anni dopo anch'io sono stata colpita dalla maledizione, ma l'ho scoperto solo dopo il matrimonio.

Ora siamo in attesa che si compia il destino anche per il fidanzato di mia cognata. L'avevamo avvisato che, se li avesse assaggiati, non sarebbe più tornato indietro, ma lui non si è tirato indietro, gran bella prova d'amore Smile.

Perciò, se vi capitasse di frequentare un membro della famiglia di mia suocera, ma non avete intenzioni serie, e lei vi invitasse a pranzo, dite di essere vegetariani Wink.

 

Non ho ancora osato cucinarli, infatti quelli in foto sono fatti proprio da mia suocera, ma vi assicuro che sono buonissimi e velocissimi da fare.

Vale la pena affrontare la maledizione per mangiarli.

Come tutte le ricette tramandate che si rispettino non ci sono indicazioni precise sugli ingredienti e lei usa una provoletta tipica del paese di origine di mio suocero, nel beneventano, ma voi potete sostituire con un caciocavallo non molto stagionato.

Ingredienti:

Scaloppine di vitello tagliate molto sottili

Speck

Provoletta o caciocavallo

vino bianco

cipolla

olio evo

sale e pepe

 

Preparazione:

E' necessario che la carne sia tenera e tagliata sottile, magari potete anche batterla delicatamente con un batticarne.

Formate dei pezzi piccoli, salate e pepate.

Distendete su ogni fetta di carne lo speck e la provoletta tagliata molto sottile, meglio se con l'affettatrice. Chiudete con uno stuzzicadenti.

In una padella versate un filo d'olio e fate soffriggere un pò di cipolla tritata. Aggiungete gli involtini.

A metà cottura (che deve essere molto veloce) sfumate con un pò di vino bianco.

 

Con questa ricetta partecipo a Cucinando Curiosando del blog Radici di zenzero

 

Comments (5) -

Thais
11/15/2012 3:09:46 PM #

Ciao Cara.
come stai??? Mi sono persa qualcosa nel tuo blog, ma mi sto rimettendo in carreggiata.
Devo dire che sono buoni questi involtini. Mi piace.
con tutta la maledizione... non mi importa niente.
Un abbraccio.
Thais

Reply

Radici di Zenzero
11/15/2012 10:11:56 PM #

Mi ha fatto molto ridere questo post...complimenti Vale e complimenti a tua suocera per la ricetta e l'inganno...eheheh
Grazie mille per aver arricchito la mia rubrica!
Un bacio e buona serata
Paola

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isaporidelmediterraneo.blogspot.com
11/15/2012 11:18:47 PM #

Molto pericolosa la suocere , ma vedo che fa degli involtini buonissimi.
A presto

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sandra
11/16/2012 12:26:46 PM #

Valeria, mi hai fatto sorridere anche se oggi non ne ho voglia! Dite di essere vegetariani è meravigliosa!!!! Ciao tesoro, buon fine settimana
Sandra

Reply

Sarah
1/13/2015 3:50:47 PM #

Saranno pure maledetti, ma sono talmente buoni!!!! Già fatti e rifatti più di una volta! Buonissimi

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