Babà al cioccolato con licoli

2. June 2014 11:39 | Stampa

Non ne esco più.....

Il babà è il mio dolce preferito, lo ammetto, e lo preparo spesso ma questa ricetta e tutto l'entusiasmo di questo mese mi ha fatto partire una voglia che non si è esaurita con la gara.

Tanto più che ho dovuto anche rifarlo più volte per restare in concorso visto che, per utilizzare il mio licoli, ho dovuto rivedere leggermente le proporzioni della ricetta di Antonietta.

E tanto più che mi girava in testa un'idea che non sarebbe comunque stata in gara, anzi due (stay tuned)....

Quindi prima che si passi alla prossima ricetta volevo condividere comunque il mio esperimento, perfettamente riuscito, con il licoli. Magari torna utile a qualcuno.

Naturalmente è possibile farli anche utilizzando il lievito di birra e sostituendo 20 g di farina con il cacao nell'ultimo impasto seguendo la ricetta del mio precedente post.

Babà al cioccolato allo Strega con licoli, con panna e lamponi

 

Ingredienti:

390 g di farina bio tipo 0 Manitoba

3 uova  cat a grandi

100g di burro

75 g di latte

25 g di zucchero

20 g di cacao

20 g di licoli rinfrescato

10 g di lievito di birra

½ cucchiaino di sale

Dalla ricetta di Antonietta

Primo impasto

Versare in una ciotola 190 g di farina, fare la fontana, aggiungere 1 uovo, il lievito madre, lo zucchero e 30 g di latte tiepido. Impastare, coprire con un telo umido e attendere il raddoppio.

Secondo impasto

Versare in un'altra ciotola la restante farina (160 g), aggiungere il primo impasto e 1 uovo, sciogliere bene e amalgamare, poi incorporare il secondo uovo, Impastare  energicamente per 10 minuti, battendo contro i bordi della ciotola e aggiungendo man mano del latte a cucchiaiate. Sciogliere il burro a bagnomaria o in un microonde e versarlo a filo sull’impasto, incorporandolo lentamente. Per ultimo, in una tazzina “impastare” il lievito di birra con il sale finché diventa una cremina  liquefatta e aggiungere anche questa alla massa. Una volta incorporati tutti gli ingredienti, ribaltare l’impasto su un piano da lavoro e lavorare come descritto nel precedente post.

Ricavarne 11 palline e sistemarle negli stampini monoporzione precedentemente imburrati. Ogni pallina deve arrivare a metà altezza dello stampino. Sistemarli in una teglia e lasciar lievitare in forno spento con luce accesa fino a quando triplicano di volume, fuoriuscendo dal bordo superiore formando una calottina di circa 2 cm. 

Preriscaldare il forno a 200°, infornare, abbassare a 180° e cuocere per 20 minuti. A metà cottura coprire con un foglio di alluminio.

A cottura ultimata lasciar intiepidire per 10 minuti, staccarli delicatamente dagli stampini (basta reggere lo stampino con una mano e con l’altra tirare e contemporaneamente roteare leggermente la calottina) e adagiarli in una ciotola larga. 

 

Per la bagna:

700 ml di acqua

200 g di zucchero

una stacca di vaniglia

una stecca di cannella

un bicchierino di Strega

 

Lasciate sobbollire tutti gli ingredienti per 15 minuti poi filtrate.

Versare  sui babà che avrete messo in un piatto largo e dai bordi alti e, aiutandovi con un mestolino, raccogliete la bagna dal fondo del piatto per versarla nuovamente sui babà finchè non risulteranno bene inzuppati.

 

Per completare:

Miele d'arancio per lucidare

Panna fresca leggermente zuccherata e montata

lamponi freschi

 

Per completare riscaldate leggermente il miele per renderlo liquido e spennellate i babà, irrorateli ancora con lo Strega e guarniteli con panna e lamponi.

Anche in versione "murzillo saporito" utilizzando gli stampi dei mini savarin :-)

 

'O babbà è 'na cosa seria

19. May 2014 09:19 | Stampa

L'introduzione di questo post l'ho scritta prima ancora di mettermi ai fornelli. 

In realtà l'ho scritta prima ancora di conoscere la ricetta oggetto della sfida di maggio dell'MTC.

Non era importante perchè, qualsiasi fosse stata la ricetta, il mio approccio, le mie emozioni, il mio affetto per la persona che l'avrebbe proposta sarebbero stati gli stessi.

La prima volta che ho incontrato Antonietta era un caldo pomeriggio di luglio. 

Abbiamo cucinato insieme per tutto il pomeriggio, la sera e parte della notte per un evento a cui proprio lei mi aveva invitata a partecipare insieme a Pasquale che, all'epoca, era in vacanza (non so proprio come abbia fatto a convincerlo....).

Quello che ricordo di quel giorno si confonde tra il caldo, le risate, gli assaggi di Provolone del Monaco e i 30 kg di carne che mi ha fatto impastare con le mie manine, praticamente ne ero immersa fino al gomito!

Ma soprattutto l'affetto e la reciproca stima che è nata in un lampo.

Dopo quel giorno ci sono state diverse altre occasioni di incontro e ora posso dire che Antonietta è una di quelle persone che, ogni volta che torno in Italia, cerco di vedere incastrando tutti gli impegni che solo un espatriato conosce, no matter what.

La cosa che colpisce subito di Antonietta è la sua grande passione, non solo per il cibo, la sua curiosità nell'approcciare le cose che le interessano, la sua caparbietà nell'affrontare le sfide. 

La dimostrazione è questa ricetta. 

Quando l'ho conosciuta mi aveva confessato che nutriva una sorta di timore  verso il babà. Non l'aveva mai fatto ma voleva provarci.

Ora, a distanza di 2 anni, sembra non abbia cucinato altro da quando è nata ed io non posso che ringraziarla per questa opportunità e per essere sempre la dolce amica che mi accoglie al mio rientro in patria.

Spesso la chiamo la "regina della mozzarella" per la sapienza con cui è in grado di manipolare questo eccellente prodotto della nostra bella e maltrattata Campania. E non solo perchè ce l'ha nel DNA, visto che il suo nome è legato ad uno dei caseifici più rinomati della regione, ma soprattutto perchè la conosce e la ama in tutte le sue sfaccettature.

Avrei voluto utilizzarla per accompagnare almeno una delle mie versioni ma qui il meglio che posso trovare è la mozzarella Galbani che, con tutto il rispetto, non so nemmeno perchè si chiami così.

Per cui ho ripiegato per un altro latticino che per lo meno è un prodotto locale, fresco e buonissimo (incredibilmente) e molto simile alla nostra ricotta di bufala.

La ricotta, a parte la pastiera e la sfogliatella, mi fa pensare ad un altro dei miei dolci preferiti che nasce in uno dei posti più belli del mondo, la Costiera Amalfitana.

Babà al rhum con crema di ricotta e pera e praline alle nocciole.

 

 

 

Io ho rifatto la ricetta due volte perchè la prima volta ho utilizzato il mio licoli al 130% d'idratazione e ho dovuto modificare leggermente le dosi di Antonietta per mantenere inalterata l'idratazione dell'impasto.

Qui ho quindi utilizzato la versione con il lievito di birra per restare in concorso ma al più presto pubblicherò anche la versione con il licoli perchè può essere utile e poi a me è piaciuta tantissimo.

Con questa dose ho ottenuto 4 babà monoporzione grandi e 10 piccoli, oppure 2 babà monoporzione grandi ed una porzione intera da 20 cm di diametro. 

 

Ingredienti:

300 g di farina bio tipo 0 Manitoba

3 uova  grandi

100 g di burro

100 g di latte

25 g di zucchero

10 g di lievito di birra

½ cucchiaino di sale fino

 

Lievitino

Sciogliete il lievito di birra con 50 g di latte tiepido e 1 cucchiaino di zucchero e impastateli con 70 g di farina, tutti presi dal totale degli ingredienti. Lasciate lievitare fino al raddoppio, coprendo la ciotola con un telo inumidito.

Primo impasto

Versate in una ciotola il resto della farina a fontana con al centro il lievitino e le tre uova. Impastate schiacciando ripetutamente nella mano l’impasto per amalgamare le uova e aggiungete un cucchiaio alla volta di latte per ammorbidirel'impasto senza  renderlo troppo molle; poi impastate energicamente, sbattendolo verso la ciotola per una decina di minuti. Coprite e lasciate lievitare per 80/90 minuti e comunque fino al raddoppio.

 

Secondo impasto

In una ciotolina lavorate il burro a pomata, impastandolo con il restante zucchero e il sale. Aggiungetelo al primo impasto  una cucchiaiata alla volta facendo  assorbire bene  prima di aggiungere  la successiva. Lavorare per 5 minuti nella ciotola, poi ribaltare l’impasto su un piano da lavoro.

A questo punto fate qualche flessione e poi iniziare a lavorare energicamente piegandolo e sbattendolo più volte per 15/20 minuti. Questo è il famoso metodo dello stretch and fold, particolarmente indicato per gli impasti ad alta idratazione e molto areati, come quello del babà.

Ogni volta che sbattete l'impasto cercate di girarlo mettendo le mani perpendicolari al vostro corpo (1), poi sbattetelo energicamente sulla spianatoia (2), tirate l'impasto verso di voi (3) ed infine ripiegatelo su se stesso (4).

Quando inizierà a staccarsi dalle mani e piegandolo manterrà una forma tondeggiante, senza collassare e vedremo l’accennarsi di bolle d’aria il nostro impasto è pronto. Inoltre, tirandolo, l'impasto risulterà elastico, senza stracciarsi.

 

Per formare il babà è necessaria la "strozzatura", indispensabile per ottenere una superficie perfettamente liscia, schiacciando l'impasto tra indice e pollice come a volerlo strozzare, appunto.
 
Sistematelo negli stampini monodose, o nella forma a ciambella tipica del babà, precedentemente imburrati e riempirli fino a metà circa.
Lasciate lievitare fino a che l'impasto non abbia raggiunto l'orlo dello stampo.
Infornate a 200° C e poi abbassate a 180° C e cuocete per 25 minuti circa coprendoli dopo 10 minuti circa per non far scurire troppo la superficie.
 
Una volta cotti, lasciateli raffreddare per 15 minuti e poi sformateli.
 
 
Preparare la bagna

Ingredienti:
300 g di acqua
100 g di zucchero
anice stellato
una stecca di cannella
qualche bacca di cardamomo leggermente schiacciata
rhum
 
 
Lasciate sobbollire tutti gli ingredienti tranne il rhum per 15 minuti. Poi spegnete e lasciate riposare 5 minuti.
A questo punto aggiungete il rhum. 
Io preferisco non aggiungerlo dopo perchè non mi piace molto alcolico e poi in questo modo la distribuzione dell'alcol è più uniforme.
 
Inzuppate i babà immergendoli nella bagna rigirandoli più volte, sistemateli in un piatto e continuate a bagnarli fino a che non avranno assorbito la bagna fino al centro.
 
 
Preparate la farcia.
 
Ingredienti per 4 babà monoporsione:
100 g di ricotta freschissima
40 g di zucchero
100 g di panna fresca
2 pere
1 cucchiaino di amido
 
Sbucciate e tagliate le pere a dadini, mettetele in una padella con un cucchiaio di zucchero e lasciatele caramellare per qualche minuto. Quando lo zucchero sarà sciolto e le pere saranno morbide aggiungete l'amido e mescolate finchè non sarà sciolto. Lasciate raffreddare.
 
Setacciate la ricotta e lavorate con lo zucchero rimasto, aggiungere la panna montata e le pere lasciando sul fondo della padella lo sciroppo che si sarà formato e che utilizzerete per lucidare i vostri babà.
Conservate in frigo prima dell'utilizzo.
 
 
Per le praline alle nocciole
 
50 grammi di nocciole
50 gr di zucchero
un cucchiaio d'acqua
 
 
Fate caramellare lo zucchero con il cucchiaio d'acqua, vedrete che il composto inizierà a cristallizzarsi ma poi inizierà a sciogliersi di nuovo, poi aggiungete le nocciole precedentemente tostate in forno e mescolate.  A questo punto togliere dal fuoco, versate su una placca da forno coperta da carta oleata e lasciate raffreddare. 
Schiacciate con un batticarne ottenendo una granella e conservate in frigo prima dell'utilizzo. Si conserva in frigo in un barattolo per circa 2 settimane.
 
 
Allungate lo sciroppo rilasciato dalle pere con un qualche cucchiaio di bagna e rimettete sul fuoco giusto il tempo di scioglierlo. Con questo sciroppo lucidate i babà, poi tagliateli a metà, farcite con la crema di ricotta e guarnite con le praline.
 
 

La seconda versione è una contaminazione.

Da quando vivo qui mi piace sperimentare la cucina inglese e farla mia, magari mescolandola alla cucina che mi è familiare, quella che continuo ad esercitare ogni giorno, magari anche solo utilizzando qualche ingrediente locale al posto di quelli italiani, difficili da trovare qui.

In questo caso ho proprio mescolato due istituzioni, il babà e l'Irish Coffee, il risultato è stato strabiliante.

 

Babà all'Irish Coffee

 

 

Ingredienti per 2 calici:

6 babà piccoli (vedi ricetta precedente) 

 

Per la crema all'Irish Coffee 

2 tazzine di caffè non zuccherato

2 cucchiaini di zucchero di canna

100 ml di panna fresca da montare

2 cucchiai di whisky irlandese

caffè istantaneo e gocce di cioccolato per guarnire.

 

Sul fondo di ciascuna coppa mettete un cucchiaino di zucchero, aggiungete il caffè fatto raffreddare, la panna precedentemente montata, lasciando un paio di cucchiai per guarnire e il whisky, mescolate fino ad ottenere un composto cremoso. Tenete in frigo.

 

 

Per la bagna

250 ml di acqua

80 g di zucchero

qualche cucchiaio di whisky

marmellata al whisky

 

Procedete come sopra per la preparazione della bagna e l'inzuppo dei babà, poi lucidate con la marmellata che avrete riscaldato per renderla liquida.

 

Per servire

Riprendete i calici dal frigo, disponete tre babà in ogni coppa poi guarnite con la panna, le gocce di cioccolato e il caffè istantaneo.

 

Babà stregato con mousseline al caramello salato e banana

 

 

Per la mousseline

250 ml di latte

80 g di zucchero

2 tuorli

35 g di amido

1 g di sale

100 g di burro salato

 

Fate fondere il caramello in un pentolino dal fondo spesso, versarvi sopra il latte bollente facendo molta attenzione a non bruciarvi perchè la differenza di tempertura provocherà delle bolle. Mescolate finchè il caramello non sarà completamente sciolto nel latte.

In una ciotola battete i tuorli con l'amido e il sale e poi versatevi sopra il composto di latte e caramello a filo mescolando continuamente per evitare l'effetto "scramble eggs".

Rimettete tutto nel pentolino e quindi sul fuoco e cuocete come una normale crema pasticciera.

A fine cottura aggiungete metà del burro e mescolate finchè non sarà completamente assorbito.

Mettete in una ciotola con pellicola a contatto e mettete la crema nel congelatore per abbatterla, circa una mezz'oretta.

Quando sarà ben fredda ma NON congelata, lavoratela un paio di minuti con le fruste e poi aggiungete il restante burro morbidissimo a cucchiaiate lavorando ancora con le fruste fino a completo assorbimento. tenete in frigo.

 

 

Per la bagna

700 ml di acqua

275 g di zucchero

mezzo limone

6 cucchiaio di Strega

 

Procedere come sopra per la preparazione della bagna e l'inzuppo dei babà.

 

Per guarnire

Gelatina di albicocche

una banana

il succo di mezzo limone

 

Tagliate la banana a fettine, spruzzatele con succo di limone per non farle annerire e ricopritele con la gelatina per lucidare.

Lucidate anche il babà.

Guarnite con la crema e le fettine di banana.

 

on queste ricette partecipo all'MTC di maggio

gli sfidanti

Polpette di maiale di Cristiana

13. May 2014 17:16 | Stampa

Non so come sono riuscita a saltare il recipetionist di aprile e con lui l'occasione di copiare una ricetta di Stefania.

Mi è dispiaciuto tantissimo, ma il mese di aprile è passato senza che me ne accorgessi e meno male che era corto perchè non ricordo un mese così pesante da tanto, tanto tempo.

L'unico motivo per cui sono riuscita a superarlo è stato il pensiero che nel mese di maggio finalmente la mia mamma sarebbe venuta a trovarmi. Non vedo l'ora di passare queste due settimane con lei dopo tanto tempo.

Però sono riuscita a partecipare a maggio. Ed è stato pure facile.

Perchè tra me e queste polpettine di Cristiana è stato amore a prima vista.

Mi sono piaciute subito perchè mi sembravano dei piccoli gomitoli di lana, solo che non sono riuscita a rifarle perfette, piccole e precise come le sue.

Diciamo che le mie sembrano dei piccoli gomitoli di lana dopo che è passato un gatto.

Con mio marito che continuava a guardarmi con la faccia a forma di punto interrogativo, chiedendomi "ma perchè fai tutto questo?".

Perchè mi piace, ecco perchè!

 

Ingredienti (per circa 12 polpette):

 

40 g di noodles molto sottili

coriandolo fresco

1/2 spicchio d'aglio fresco

pepe

120 g maiale macinato (per me salsiccie sgranate)

1 cucchiaio di farina di riso

1 cucchiaino di salsa di soia

olio extra vergine di oliva per friggere

 

Preparazione:

Lasciar riposare in acqua i  noodles per farli ammorbidire. Io ho utilizzato dei noodles freschi, per cui ho saltato questo passaggio.

Tritare finemente il coriandolo ed unirlo insieme al pepe, alla salsa di soia, alla farina di riso e all'aglio tritato alla carne. Amalgamare bene e formare delle piccole polpette. 

Quando i noodles si saranno ben ammorbiditi iniziare ad avvolgerli sulle polpette.

Friggerle per qualche minuto nell'olio d'oliva. 

Servire con una salsa al chilli dolce.

 

Con questa ricetta partecipo al The reciptionist di maggio

Blondies al grano saraceno mirtilli e mandorle

25. April 2014 09:44 | Stampa

Due post in una settimana?

Non è vero, non ci credo!

E infatti non ci credo finchè non ho finito di scrivere e cliccato sul tastino pubblica.

Ma dopo tanto tempo ho una ricetta gluten free da pubblicare il venerdì per il Gluten Free Friday e non solo.....Sono ancora in tempo per il contest della mia amica FornoStar, non posso perdere quest'occasione.

Questa ricetta nasce dall'esigenza di consumare una confezione di farina di grano saraceno dimenticata e in scadenza, comprata in tempi non ancora sospetti, quando avevo tempo di cucinare e le idee erano tante.

Poi è arrivato Alessandro!

Inoltre questa ricetta è liberamente tratta da "Cookies" di Martha Stewart, riadattata alle esigenze della mia dispenza e completamente preparata dal mio garcon.

Io l'ho solo fotografata e mangiata e devo dire che è stato davvero, davvero bravo.

Il grano saraceno mi piace tantissimo e, contrariamente da quanto suggerisce il nome, è completamente senza glutine.

I blondies invece sono la versione non cioccolattosa dei brownies. Il cioccolato è sostituito da una dosa importante di zucchero di canna, non li avevo mai fatti e neanche mai mangiati e devo dire che questa versione molto rustica mi è davvero piaciuta....li rifaremo!

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Superare i propri limiti.....

22. April 2014 16:27 | Stampa

Lo ammetto. Questo mese ho avuto un mancamento quando ho letto la ricetta della sfida dell'MTC, seguito da un momento di desolazione totale.

So che prima o poi succederà, prima o poi dovrò pur passare un turno. Finora non è mai successo, da settembre 2011. 

Nemmeno quando la sfida era il baccalà, che non mi piace.

Nemmeno quando mi preparavo ad un trasloco internazionale. Con tutta la casa impacchettata, compresa la cucina, io friggevo arancine.

Nemmeno il primo mese di espatrio. Cercavo di adattarmi ad una nuova realtà, un nuovo paese, una nuova lingua, una vita tutta da rifare con una bimba di poco più di 2 anni ed io impastavo pici.

Nemmeno al nono mese di gravidanza, con un panzone enorme io ho preparato una colazione all'americana da tre portate ed ho postato meno di una settimana prima di partorire.  

Possibile che la mia avversione per frattaglie, interiora e quant'altro mi fermi? Insomma, non è possibile....e infatti eccomi qui!

Con la mia proposta, non sarà il massimo, ma per me è stato davvero difficile trovare qualcosa che fosse all'altezza di questa gara e degli altri miei compagni che so proporranno cose da pazzi ma che non avrò il coraggio di guardare per l'avversione di cui sopra.

La prima cosa da fare era trovare qualcosa che, per me, fosse "commestibile" e poi decidere come cucinarla, cosa non facile visto che per questione di gusti, non l'ho mai fatto.

Ho deciso di restare sulla tradizione, visto che non si può innovare ciò che non si conosce e ho iniziato a studiare....

Mi è venuta in mente una frase scritta sui muri di uno dei nostri pub preferiti qui a Bath.

"All good things for those who wait"

Bath più pub più attesa per me significava solo una cosa....Sunday Roast!

Il Sunday Roast qui in Inghilterra è un evento più che un piatto. Un'occasione per riunire la famiglia intorno ad un bel piatto di arrosto fumante.

Si tratta di un piatto unico composto da carne arrosto, solitamente il manzo ma anche maiale, anatra, pecora o cacciagione oltre alla versione vegetariana, patate arrosto o "mashed", la loro versione del nostro purè, verdure arrosto o lesse, Yorkshire Pudding e l'immancabile gravy, che è una salsa di accompagnamento solitamente a base di cipolle e lo stesso sugo della carne.

Si può gustare sia a casa che ai pubs che, solitamente, la domenica offrono un menù diverso rispetto al resto della settimana, con gli arrosti del giorno.

Durante i miei studi però mi sono imbattuta in una storica ricetta della zona di Bath e  Bristol e che un noto ristorante di Clifton (uno dei miei quartieri preferiti di Bristol), The Albion, ha riportato in voga.

Si tratta delle Bath Chaps e si preparano utilizzando la guancia di maiale, la parte più bassa. Questa viene "stagionata" (il termine inglese è  brined) in una salamoia per una o due settimane, successivamente tagliato a fette, come un prosciutto, e poi grigliato o impanato e poi fritto.

Purtroppo quando ho scovato questa ricetta avevo già ordinato il pezzo che non era adatto a questa preparazione e visti i tempi lunghi, anche riordinandola, non avrei fatto in tempo. Quindi mi sono dovuta adattare.

Slow roasted Pigs' cheeks, with pink fir dauphinoise, apple and bacon roses and cider caramelized onion gravy.

 

  

 

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